Nella sua lenta risalita in armi lungo lo stivale italiano, Bombardini fotografa in queste pagine del suo diario un paese ferito e lacerato da mille tensioni, esprimendo al meglio il coacervo di sentimenti, ideali e frustrazioni tipiche di un ventenne militarizzato dell'epoca: dalla rabbia per le condizioni in cui versa l'esercito, alla vergogna per la situazione morale del paese, al desiderio di tornare a casa e di riappropriarsi dei propri effetti.